Non gli hanno impedito di presentare la sua candidatura i 14 procedimenti a suo carico. Oggi Cateno De Luca,ex sindaco di Fiumedinisi e di Santa Teresa ha deciso di diventare il futuro sindaco di Messina. La presentazione ufficiale della sua candidatura lo ha visto in aperta polemica con l’amministrazione comunale attuale. Per De Luca lo spunto per attaccare Accorinti e la sua giunta viene offerto dall’emergenza incendi che Messina si ritrova ad affrontare. Ogni sindaco sa che ad aprile deve fare una bella ordinanza che riguarda non solo le parti pubbliche ma soprattutto obbligare i privati a fare la manutenzione dei propri terreni- spiega De Luca – se l’hanno fatta e non è stata rispettata è la conferma che c’è un’amministrazione che continua ad improvvisare”. Ha poi spiegato ““Non sono nato per stare nei parlamenti ma per stare in trincea e lavorare per cambiare concretamente il nostro tessuto socio economico applicando le sane regole del buon governo delle municipalità e garantendo un radicale ricambio generazionale della politica siciliana imposto con la forza dirompente e popolare proveniente dal territorio”.Non mi appartengono e non condivido – prosegue De Luca – le autocandidature non suffragata da elementi di concreta praticabilità e quindi affiderò esclusivamente ai Messinesi,e non alle segrete stanze dei salotti del potere, il compito di decidere se io possa essere all’altezza di svolgere il ruolo di Sindaco lanciando un vero e proprio referendum di gradimento in occasione delle prossime elezioni regionalidel 5 novembre che utilizzerò quale incontestabile e democratico strumento per verificare senza se e senza ma la credibilità della mia proposta di candidatura a Sindaco. Avvierò fin da subito un lungo confronto e dibattito con la gente, le associazioni, gli ordini professionali e le forza produttive sulle maggiori criticità che tengono sotto scacco Messina fornendo nel contempo le relative soluzioni e sfidando l’intera classe politica al confronto sul merito delle mie proposte e strategie amministrative per riconsegnare al meritato splendore la città di Messina. Se alle prossime elezioni regionali almeno il dieci per cento della popolazione avente diritto al voto scriverà De Luca, cioè 20.000 volte De Luca, allora vuol dire che io sono stato individuato quale credibile candidato a Sindaco di Messina ed il 5 novembre notte ci sarà anche una autorevole ed incontestabile asseverazione della mia candidatura definitiva a Sindaco e la consequenziale dimissione dal Parlamento Siciliano”. Ed ai giornalisti che hanno chiesto lo stato dell’arte dell’ultimo procedimento giudiziario che riguarda De Luca, dopo gli altri 15 già chiusi a suo favore, ha risposto il professor Carlo Taormina in diretta telefonica da Roma: “Il 13 luglio la Suprema Corte di Cassazione si pronuncerà definitivamente sull’istanza di rimessione per lo spostamento dell’ultimo processo che riguarda Cateno De Luca da Messina a Reggio Calabria. Comunque, se il processo rimarrà a Messina l’ 11 settembre De Luca sarà sicuramente condannato per presunti reati, tra l’altro già prescritti, sui quali dovrà ritornarci la Suprema Corte per ristabilire ulteriormente nel Tribunale di Messina la corretta applicazione delle norme penali. Oggi siamo rimasti bloccati a Roma perché impegnati per il deposito degli ulteriori esposti che stiamo presentando al Consiglio Superiore della Magistratura, al Procuratore Generale Cassazione ed al Ministro della Giustizia per attivare l’azione ispettiva nei confronti del Tribunale di Messina e disciplinare nei confronti del Presidente del Collegio, Mario Samperi, di un altro componente del collegio, Valeria Curatolo, e al procuratore generale Vincenzo Barbaro per la totale assenza di terzietà più volte comprovata da certi collegamenti ambientali che sono emersi durante il dibattimento e che li hanno resi incompatibili con l’ultimo processo di De Luca” .
Fonte:Tg me.it