8 milioni di euro l’anno spesi dal Comune di Messina per il servizi sociali, a fronte di un servizio che non migliora lo stato di disagio di molte famiglie messinesi. Ecco l’ennesima denuncia del candidato sindaco, Cateno De Luca, che effettua l’ennesima operazione verità. Il deputato regionale dichiara: “Questo dossier si chiama “saccheggio di denaro pubblico ed affari di famiglia sulle disgrazie dei messinesi” – ha dichiarato – oltre ai 18 milioni stanziati a bilancio, ci sono anche fondi statali ed europei. La cosa che lascia perplessi è che questi fondi ormai da vent’anni vengono gestiti sempre dai soliti personaggi, si tratta di una vera e propria parentopoli”.
De Luca affonda il colpo: “Vogliamo dire alla città che queste somme sono gestite in modo lobbistico ed affaristico, senza tener conto delle esigenze di coloro che usufruiscono dei servizi, che poi appartengono alla fasce più disagiate della società. Affidando i servizi ai soliti noti si è arrivato a spendere anche cinque volte di più rispetto ad altre Città Metropolitane. Serve un taglio netto alla qualità della spesa se vogliamo che vengano destinate somme importanti alla qualità del servizio”.