Vincenzo Barbaro, ovvero il neo procuratore generale di Messina, è il vero dominus dei guai giudiziari di Cateno De Luca, nell’ambito degli atti processuali riconducibili al cosiddetto sacco di Fiumedinisi”. Lo ha detto ieri mattina- quasi in contemporanea all’insediamento del procuratore capo di Messina, Maurizio De Lucia– l’avvocato Carlo Taormina, raggiunto al telefono durante la presentazione dello stesso De Luca a candidato sindaco di Messina.
“Giorno 13 luglio la Cassazione deciderà sulla remissione del processo ma è giusto dire che ho depositato a Roma richiesta d’intervento disciplinare del CSM, del procuratore generale della Cassazione (il messinese Pasquale Ciccolo,ndr) e dello stesso ministro Orlando per un’ispezione ministeriale presso Tribunale e Procura di Messina. E’ grave l’arroganza mostrata nella gestione d’udienza del presidente Bruno Samperi e, ancor più, la mancata astensione della componente della Collegiale Valeria Curatolo, quantomeno per opportunità familiare nei confronti dello stesso De Luca”.
Intanto già ieri nuova udienza in tribunale e sentenza fissata per l’11 settembre. De Luca mostra tranquillità: “Me ne frego della sentenza, semmai dovesse arrivare a Messina. Il processo va trasferito a Reggio Calabria. ricominciando da zero”. Accuse anche a testi per aver dichiarato il falso.
Autore Gianfranco Pensavalli (@G.Pensavalli)
Fonte: Messinaora.com